Una selezione di opere su carta é presentata nello stesso ordine cronologico utilizzato per quelle pittoriche su tela.
Il disegno era alla base della ricerca artistica di Sordini, in quanto strumento conoscitivo per indagare le potenzialità espressive di un tema formale lampeggiato (balenato) nella mente, segno preliminare di una sintesi formale destinata all’immagine compiuta su tela.
A volte su carte pregiate, oppure su carta paglia o da imballaggio, usando matite di grafite tracciava, incancellabile, l’istante di segni irreversibili; altre volte per avvicinare la sostanza corporea della realtà immaginata, ricorreva ai pastelli colorati, ai gessi, a gli acquerelli e inchiostri, a tracce addirittura (.) di tempere, di colori acrilici, o ad olio diluiti.
Sull’importanza che attribuiva al “disegnare” Sordini affermava:
Per arrivare a un segno pulito bisogna disegnare tanto e saper disegnare bene, non solo per il gusto del disegno o per far vedere la propria abilità, ma perché in realtà il disegno è una forma conoscitiva, si conosce l’oggetto attraverso il disegno. La realtà è complessa: a volte si arriva a una felice sintesi in breve tempo, altre volte con un duro iter di arrampicate e di lavoro. Ma se non si è in grado di disegnare non si arriverà mai a nessuna sintesi; si potranno ottenere dei segnetti, degli scribilli o la riproduzione minuziosa di un oggetto ma non la sua sintesi.